Sono antichi come il lotto i tentativi, la speranza e la convinzione di poter scoprire un metodo o un sistema che consenta la vincita certa o, comunque, di sfruttare vantaggiosamente questo gioco.
Aspettative che sono andate sempre deluse, dato che nessun artifizio consentirà mai di avere la meglio sul banco.

Anzitutto, perchè il gioco è congegnato in modo da lasciare poche possibilità al Giocatore e poi perchè, com'è noto, i premi corrisposti in caso di esito favorevole non sono matematicamente equi.

E allora? Bisogna affidarsi alla ricerca, ai confronti, alla puntualizzazione approssimativa dell'ampiezza entro la quale può manifestarsi la fase di riequilibrio di una combinazione, tutte cose di cui ben pochi hanno capacità e correttezza.

Di fatto, quando si vuole approfondire questo studio, all'esistenza di metodologie diverse, deve fare riscontro anche un tipo di analisi statistica particolareggiata che non si limiti solo all'enumerazione dei sorteggi ma che tenga anche conto di una scala di frequenza e di valori alla quale dare un certo significato.

Gli stessi risultati ottenuti in base ad un dato criterio devono considerarsi, più che un successo personale da esaltare, una documentazione che evidenzi tutto il processo logico in base al quale la ricerca è imperniata.

Sempre in questo processo devono rientrare gli aspetti più vari di cui si tiene conto in concomitanza: la simmetria, il sincronismo, l'isocronismo, la coesione, e così via.

Gli stessi tipi di ritardo, che possono costituire motivo di valido rapporto e la stessa suddivisione e catalogazione degli elementi, hanno la loro incidenza nella significatività della scelta. Solo in questo modo si può dire che il gioco non è frutto di emozioni perchè ricalca un aspetto decisamente razionale, coincidente con l'ordine.

Non c'è dubbio che in campo lottologico una corretta e valida documentazione possa scaturire solo da una ricerca condotta in profondità consistente nel proporsi dei fini conoscitivi e nel programmare dall'inizio i contenuti.
In questo modo l'OBIETTIVO PRIMARIO resta quello che gli statistici definiscono la MODIFICAZIONE DELLA RICERCA. Infatti, quando si analizzano determinati numeri di elementi suddivisi sulla base di criteri razionali non si può fissare in anticipo un termine alla ricerca, dato che essa finisce quando la situazione risulta effettivamente modificata nel senso voluto.

Ci si chiederà: com'è possibile tutto questo soltanto non rendendo autonoma l'indagine statistica da quella che è la suddivisione degli estratti e quindi partecipando alla sua evoluzione?

Una materia come quella del lotto che si presta benissimo alla formulazione di teorie, leggi, assiomi ed ipotesi, non può non interessare una larga schiera di appassionati ed in particolare quelli che, oltre ad avere come obiettivo il conseguimento di qualche vincita sono anche interessati alla conoscenza di quesiti e di problemi che il mondo dei novanta numeri offre di continuo.

Si tratta di un vasto campo d'indagine in cui trova posto necessariamente il calcolo, la matematica, la teoria dei giochi e tutto ciò che rappresenta un segno di auto creatività, sia esso riferito all'esperto che al semplice appassionato, che possono spaziare a dismisura in tutte le direzioni possibili.

In questo contesto se non ci sono concessi spazi di certezze assolute è possibile rilevare con una certa frequenza situazioni oltremodo interessanti dal punto di vista statistico e che possono concretizzarsi in buoni risultati periodicamente.

Le continue estrazioni e le fasi evolutive che si susseguono giustificano le più svariate ipotesi circa l'esistenza o meno di una base scientifica che merita la nostra attenzione.

Dimostrare l'esistenza di questa base e convincersi dell'importanza che essa può avere nella valutazione di molti dati, significa partecipare con consapevolezza alla formulazione di pronostici che hanno un dato fondamento e dei quali si può dimostrare l'origine in contrasto a quella profonda casualità che non consente alcuna spiegazione.

Va comunque ricordato che la lottologia continua ad arricchirsi di argomenti scientifici, definizioni, teoremi e dati che meritano di essere conosciuti e approfonditi da tutti gli appassionati, perchè essi dimostrano che al cabalismo si sono sostituiti i concetti statistico-probabilistico che confermano come questo gioco produce cultura in quanto tutti i  fattori che lo caratterizzano trovano sempre una spiegazione logica.

Significato di un termine: la costante di tempo

Se tracciamo un sistema di assi cartesiani e su quella delle ascisse riportiamo i valori del ritardo R = 1, 2, 3, ... ecc. ci rendiamo conto che la probabilità diventa sempre più piccola al crescere di R, ma non coincide mai con lo "0".

Quindi, anche quando R diventa molto grande, ci sarà sempre una probabilità infinitesima (ma non nulla) che consente alla combinazione di sortire per  il valore  che acquista il ritardo R. Tutto quanto detto ha un preciso significato e cioè che la costante di tempo è data dal tempo in estrazioni perchè il grado della probabilità si riduca a poco più di un terzo del valore iniziale. Tale costante si indica con K.