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tratto dal Nuovo Giornale del Lotto n°20/2006
Un argomento importante nello studio del lotto è quello che riguarda la funzione analitica e l’uso di nozioni topologiche, che afferiscono in particolare ai concetti di insieme, sistema, coesione, relazione.
Per insieme si definisce una serie di numeri aventi almeno qualche caratteristica simile, in modo che esso possa essere considerato una totalità.
Nel sistema sono invece specificate alcune relazioni, tra gli elementi che formano, dato che esso ha caratteristiche che non si possono spiegare partendo da elementi singolarmente considerati. Si sbaglia quando parlando di sistema ci si riferisce esclusivamente ad operazioni empiriche, senza che esistano relazioni e rapporti tra gli elementi.
La struttura, che si può collocare in un gradino più alto è costituita, da più sistemi, i quali diventano la parte essenziale della struttura stessa. Ad esempio si può parlare di struttura quando ci si riferisce ad estratti che hanno la caratteristica della coesione, ovvero di una complessa armonicità.
Nel sistema entrano a far parte formazioni come i sincroni, i simmetrici, gli equivalenti, i complementari e le serie con divisore comune.
L’insieme, il sistema e la struttura si può dire che siano formati da numeri che, una volta ordinati in modo razionala acquistano una logica oltre che delle caratteristiche qualitative, quantitative e funzionali, per cui una corretta analisi porta sempre a delle interessanti conclusione ai fini dell’esito favorevole.
Una relazione esiste ad esempio tra i numeri simmetrici, complementari e di distanza 45, mente i caratteri della coesione si hanno nelle quartine che includono contemporaneamente due coppie di somma 91 (o 181) e due coppie di distanza quarantacinque nessuna di queste quartine ha tardato per ambo oltre le 563 estrazioni (dal 1945 a oggi).
Queste scelte ci portano a delimitare sempre un campo d’indagine che il ricercatore può dominare, conoscendo le statistiche pregresse e valutando la situazione del momento. E’ un genere di ricerca che affascina l’appassionato anche perché le convergenze significative in certi momenti sono tante e giustificano determinate scelte, le combinazioni in sé considerate, di qualunque ordine esse siano, possano sembrare ben poca cosa rispetto alla quantità che ne scaturisce dai novanta numeri, ma il vero studioso ne fa un caso interessante attraverso i confronti e tutta quella gamma di valutazioni che è possibile specificare. I modelli di studio sono uguali in linea generale ma sempre diversi quando si scende nel particolare e si vuole dare una risposta ad un quesito. E di quesiti in questo gioco ce ne sono tanti, perché si rappresentano ad ogni occasione in un divenire che è lo stesso a cui sono soggetti i novanta numeri.
Ecco perché il lotto è una affascinante storia che non finisce mai.
Quando ci si occupa di un dato argomento si segue quasi sempre uno schema prefissato. Ad esempio nel gioco del lotto questo accade perché si è soliti basarsi sulle emozioni già acquisite e sui dati statistici in precedenza registrati, come se poi si dovessero ripetere gli stessi fenomeni, ovvero gli stessi ritardi, le medesime frequenze gli stessi accadimenti in genere.
In realtà le estrazioni si susseguono ma la loro cronistoria è solo in parte uguale, dato che nella maggior parte dei casi subisce delle varianti, spesso imprevedibili ma sempre giustificate. Il disorientamento nasce dal fatto che della statistica non si fa un corretto uso quando, ad esempio, si dice che un dato numero in una ruota ha ritardato per "x" estrazioni si pensa che in avvenire una medesima estrazione uscirà entro quel limite (che invece è sempre relativo). Invece, le cose non stanno esattamente in questo modo e peraltro il nuovo modo di concepire il lotto è finalizzato a dare un senso alla ricerca e alle stesse applicazioni statistiche; ecco perché le combinazioni da mettere in gioco dovrebbero essere sempre documentate, evidenziandone l’origine.
Lungi da questi presupposti che per lungo tempo lo hanno caratterizzato, il gioco si basa su alcuni punti fermi che si possono riassumere come segue:
- cercare di massimare il grado di attendibilità attraverso confronti e valutazioni oggettive, tra combinazioni anche diverse tra loro, tendenti a frazionare il rischio (peraltro sempre esistente);
- limitare, con la maggiore approssimazione possibile i tempi di attesa, scegliendo combinazioni semplici e puntandole con poste che non possono intaccare, in ogni caso, il proprio bilancio. Bisogna sempre, ricordarsi, infatti, che nel gioco occorre misura e che la moderazione deve sempre essere regola correttrice e saggezza guidata. In fondo, è vero che nella attribuzione del perché noi preferiamo un dato elaborato non cerchiamo mai il motivo del suo avverarsi, ma il perché noi prevediamo che esso possa avere riscontro favorevole in un ragionevole limite di tempo. Di fatto, il pronostico, è sempre subordinato ad una certa logica che, dopo il risultato, si collega a quella di altre situazioni e che perciò ogni ricerca successiva nel tempo diventa una vera e propria diretta osservazione resa più intellegibile da questo collegamento.
E’ interessante limitarsi nelle eventuali progressioni che spesso si mettono a punto basandosi sui ritardi massimi precedenti e quindi ricordarsi che le assenze possono essere superate, specie per certe combinazioni. Allo stesso modo combinazioni singole catalogate di tipo particolare non è vero che raggiungano assenze molto più contenute.
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